Domenica 29 maggio alle ore 17.30 verrà rappresentata in prima assoluta la nuova opera del pianista e compositore Rocco Roca Rey presso La Stanza della Musica in Via dei Greci 36 a Roma.
La composizione è effettivamente della durata di 6 minuti, e prevede la partecipazione di tre solisti (soprano, tenore, basso) accompagnati da un quartetto di archi e un pianoforte.
Gli esecutori della prima assoluta:
Beatrice Cui, soprano
Nicolò Gullotta, tenore
Niccolò Panigutti, basso
Il quartetto è costituito da: Stella Canocchi, violino primo - Benedetto Oliva, violino secondo - Giovanni Mancini, viola - Isabella Santechi, violoncello.
Sara Ferrandino, pianoforte
Di seguito la mia intervista all'autore il M° Rocco Roca Rey per il nostro sito musicainopera
Maestro buonasera puoi presentarci la tua opera? Mi incuriosisce molto questo titolo
Il mio "microdramma in 6 minuti" è proprio un'opera in miniatura composta da 3 atti, e prevede due preludi (nel primo e nel secondo atto) e un'aria nel primo atto.
L'organico orchestrale è costituito da un pianoforte e un quartetto d'archi, dialoganti con tre voci solistiche, tre personaggi inseriti in una vicenda d'amore.
Ci puoi parlare della trama dell'opera... anche se lo so che spoileriamo così il finale eheh
Assolutamente! La trama è assai semplice, una storia d'amore tra Honorè de Balzac (uno scrittore di romanzi) e una contessa senese di nome Margherita. La loro storia d'amore è intralciata da un altro personaggio: il Conte Antoine. Balzac, geloso del rivale, uccide il conte e poi, dal rimorso, si suicida lasciando sola l'amata.
Il microdramma si conclude con il suicidio di Margherita che vede il corpo morente del suo amato Balzac.
C'è da menzionare anche la presenza di un quarto personaggio perchè una frase è detta nel terzo atto dal carceriere, una voce fuori campo, quando Balzac uccide il Conte Antoine e quindi viene condannato ad essere incarcerato.
Sei il compositore della musica e lo scrittore del libretto. Ti sei ispirato a qualche fonte musicale e letteraria?
L'unico richiamo letterario esplicito che ho fatto in questo mio microdramma è dal "Misantropo" di Moliere e in particolare l'ultima frase del monologo finale di Alceste che indica, secondo me ottimamente, la solitudine di Balzac nel terzo atto, e ho voluto che questa frase fosse accompagnata da una famosa Sarabanda di Handel.
In più devo dire che per la messa in scena mi sono ispirato anche alla figura di Cyranò de Bergerac di Rostand, più che altro alle suggestioni date dal suo mondo teatrale, una ricerca di colori e armonie dal sapore ottocentesco ma con riminiscenze seicentesche (epoca in cui è vissuto il personaggio storico di Cyranò).
Pensi che questo microdramma sarà un unicum nella tua produzione musicale o ne comporrai altri?
La mia intenzione è di continuare a scrivere altri microdrammi e brani musicali, compatibilmente con il tempo, esiguo, che mi rimane dal mio studio continuo della musica e del pianoforte. Spero che la mia opera possa essere apprezzata dal pubblico.
Mi preme aggiungere che a completamento del programma, oltre all'opera in prima assoluta, verranno rappresentati anche altri brani di carattere classico di altri autori.
Credo proprio che sarà apprezzata maestro. Grazie per questa intervista, spero di poter essere presente alla prima rappresentazione così da relazionare al gruppo, in modo più completo, l'evento.
di Alessandro Ceccarini, adm
Il compositore M° Rocco Roca Rey al pianoforte