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Oggi abbiamo iniziato sul nostro gruppo una mini serie di interviste a protagonisti dell'opera contemporanea, per dare spazio ai compositori che anche ai nostri giorni si dedicano alla creazione di storie in musica. Ci sembrava doveroso poichè la musica è viva e vive attraverso coloro che la dipingono in varie forme e modi sul pentagramma.
Di seguito l'intervista integrale andata in diretta oggi giovedi 11 aprile 2024 alle 18.10 sul nostro gruppo “L'Opera Lirica dal Loggione & Musica in Opera” con il M° Mariano Panico" e il M°NIcola H. Samale, rispettivamente compositore e librettista dell'opera “Il Conte di Montecristo”
Oltre alla nostra intervista in diretta il compositore ha rilasciato tempo fa una intervista alla Gazzetta del Mezzogiorno, da cui estrapoliamo alcuni estratti:
«Finalmente dopo tre anni e otto mesi di incessante lavoro sono lieto di potervi presentare la mia Prima Opera Lirica – ha annunciato il Maestro Panìco - tratta dal celeberrimo romanzo di Alexandre Dumas, ‘Il Conte di Montecristo’, reso celebre anche grazie allo sceneggiato interpretato da Gerard Depardieu. Era il febbraio del 2020 e un impegno così imponente richiedeva una grande riflessione sulla mia vita quotidiana, sulle mie abitudini e sulla mia attività artistica. Un mese dopo in Italia è scoppiata la pandemia da Coronavirus, un evento che ha anche bloccato gli spettacoli dal vivo ma mi ha permesso di concentrarmi in maniera esclusiva su questo lavoro». […]
«Sono stati tanti i momenti di sconforto – ha spiegato il Direttore d’orchestra - ma sono andato avanti per amore di questo romanzo, il personaggio di Edmond Dantes è attualissimo ai nostri giorni: la cattiveria, l'invidia, l'amore, l'odio, l'amicizia, l'ingiustizia, la vendetta, la fama di potere, sono sentimenti contrastanti che appartengono alla nostra quotidianità. Il libretto scritto da Samale presenta dei bellissimi colpi di scena». […]
«L’Italia è la culla dell’arte, della musica, del melodramma, dell’opera lirica, dei grandi compositori – ha concluso il Maestro Panìco - ma ormai da diverso tempo i teatri lirici vivono una crisi sempre più forte e, il famoso “Recitar cantando” diventa un intercalare sempre meno popolare, e sempre più di "nicchia". Tutto questo ha bisogno di una forte riflessione se vogliamo salvare il nostro patrimonio storico-culturale. La musica è quell’arte astratta che nobilita le nostre anime, la musica è tutto. Attraverso questo lavoro vorrei dimostrare che nella patria del Belcanto è ancora possibile scrivere musica, dove l’arte dei suoni è ancora in grado di suscitare delle emozioni». Mariano Panico