music-1521122.jpeg

ATTENZIONE

Questo sito fa uso esclusivamente di cookie tecnici, ma alcune applicazioni possono prevedere cookie di terze parti.

Proseguendo nella navigazioni acconsenti all'utilizzo di cookie. I dati forniti in questo form saranno tenuti segreti dal titolare del sito e non inviati per nessun motivo a terze parti, anche agli stessi componenti della redazione, senza il consenso dell'interessato. I dati raccolti grazie a questo form non saranno ceduti a terzi nè verranno utilizzati per scopi diversi da quello esclusivo dichiarato dal sito. La redazione si riserva di non rispondere a messaggi di carattere commerciale o che non sono attinenti alla natura del sito. Cliccando sul pulsante "Invia" si autorizza automaticamente il sito musicainopera.com a trattare i dati personali come descritto in questo avviso. Questo secondo la norme vigenti in tema della tutela dei dati personali e della privacy. Per maggiori informazioni: Informativa sulla privacy e informativa cookie

Musica e Parole

 Parte centrale del nostro sito dove vengono pubblicati gli articoli e le interviste agli artisti, che vengono poi condivise sulla pagine del nostro gruppo Facebook, in modo da essere sempre disponibili per i nostri membri, sostenitori e appassionati del mondo della Lirica.

Un'applauditissima "Ariadne auf Naxos" al Verdi di Trieste - Recensione di Gianluca Macovez

2024-03-03 01:31

Gianluca Macovez

Musicologia generale, Curiosità, Recensioni, opera, recensione,

Un'applauditissima "Ariadne auf Naxos" al Verdi di Trieste - Recensione di Gianluca Macovez

Successo della Arianna a Nasso di Strauss presso il Teatro Verdi di Trieste - recensione di Gianluca Macovez

Recensione di ‘Ariadne auf Naxos’, in scena a Trieste dal 16 al 25 febbraio 2024

 

Il teatro Verdi propone, nella sua stagione, a vent’anni dall’ultimo allestimento, ‘Ariadne auf Naxos’ di Strauss, titolo complesso da mettere in scena, sia per le difficoltà vocali, sia per lo stuolo di interpreti richiesti, sia per la complessità della partitura.

Lo spettacolo è riuscito, merita di essere visto ed ha offerto, nelle recite cui abbiamo assistito, momenti di grande spessore musicale ed interpretativo. 

Sicuramente il merito principale va alla bacchetta sapiente di Calesso, da quest’anno direttore stabile del teatro Verdi, profondo conoscitore della musica di area tedesca, che guida l’Orchestra con mano sicura, gesto elegante, tempi appropriati, offrendo una lettura delicata ed affascinante della complessa composizione, che scorre con raffinatezza, evitando forzature ed inutili appesantimenti emettendo in evidenza il valore profondo del lavoro di Strauss, amaro e disincantato.

Calesso ha potuto contare su interpreti per la massima parte di notevole valore.

Nel ruolo di Primadonna/ Arianna si alternavano altrenavano Simone Schneider e Margarita Vilsone.

Il ruolo è di assoluta difficoltà, impegnativo vocalmente, ma intenso anche scenicamente e Simone Schneider, soprano dalla carriera internazionale prestigiosa, ma raramente presente sulle scene italiane, ha saputo conquistare il teatro con una prova di grande spessore vocale e scenico.

Con grande naturalezza è stata capace di trovare di volta in volta il giusto registro interpretativo, il miglior modo per rendere il carattere sia della primadonna che della figlia di Minosse.

Ha mostrato, senza nessuna ostentazione, una gamma amplissima di colori, nei quali si sente il calore del vissuto, che arricchisce la voce senza ferirla; una estensione ampia esaltata da un volume possente e mai strabordante, filati raffinatissimi, acuti stentorei e di magnifico nitore, rendono la sua prova una di quelle occasioni da ricordare.

Margarita Vilsone, che le subentra in due recite, è al suo debutto in Italia.

La sua Arianna era una principessa giovane, bellissima, che senza avere l’intensità di certe sfumature che solo l’esistenza consente di maturare, riesce ad essere ugualmente credibile, affascinante ed in grado di superare con disinvoltura le tante difficoltà del ruolo.

Per entrambi i soprano vale la speranza di poterli riascoltare presto e per il teatro Verdi, in un tepo di agenzie onnipresenti ed omologazioni alle volte imbarazzanti, onore al merito di aver saputo trovare delle proposte di tanto interesse.

Va bene anche con Zerbinetta, portata in scena dalla russa Liudmila Lokaichuk,anche lei all’esordio italiano e dall’italiana Sara Fanin.

Liudmila Lokaichuk non ha problemi a superare indenne gli scogli di cui la partitura è irta, 

riuscendo anche a far emergere una componente umana del personaggio, troppo spesso risolto con virtuosismi spettacolari e poco altro.

Zerbinetta non è, nell’interpretazione della Lokaichuk, una soubrettina superficiale che spara note stratosferiche, ma una giovane donna, che riesce a dare senso alle parole, anche quelle apparentemente meno ricche di valore, che tinge d’esperienza e di verità un canto che rimane funambolico, che vive il contrasto generazionale ed il conflitto con un mondo che, l’opera fu composta nel 1910, procede ciecamente a passi rapidi verso il baratro della Grande Guerra.

Un po’ diverso il discorso per la Fanin, che al momento, ma siamo davanti ad una interprete molto giovane che sta ancora perfezionandosi, conta su una voce ben educata ma piuttosto piccola, che fa fatica a sentirsi nei settori più lontani del teatro.

Il personaggio, comunque, è riuscito, perché il soprano veneto ha un controllo notevolissimo del suo strumento e riesce ad utilizzarlo al meglio. La sua Zerbinetta non rientra, al momento, nel novero delle interpreti di riferimento, ma certamente è piacevole sia scenicamente che vocalmente, corretta musicalmente ed apprezzatissima dal pubblico. 

Lo stesso non si può dire di Heiko Borner (Il tenore/ Bacco) cantante dal curriculum soprattutto wagneriano, ma che ha in repertorio anche ‘Otello’ di Verdi.

In queste recite, evidentemente, era fuori forma vocalmente, perché la voce spesso non arrivava in sala, gli acuti erano difficoltosi e mancavano, anche a causa di costumi che parevano infierire, sia l’aspetto romantico che quello eroico.

Nel corso delle recite le cose non sono migliorate e la prestazione con la seconda compagnia, che era sulla carta meno impegnativa per i confronti sonori, sono andati anche peggio, con una apparizione molto suggestiva per il gioco di ombre, ma quasi inascoltabile per la resa sonora.

Marcello Rosiello è stato un imponente Maestro di Musica, perfettamente in parte scenicamente, capace di far sorridere senza mancare neanche una nota e divenendo snodo fondamentale della vicenda, tanto che il regista lo colloca in scena anche nel secondo atto, assieme al Compositore, interpretato da Sophie Haagen, anche lei all’esordio in Italia.

La Haagen è mezzosoprano dall’interessante materiale vocale, capace di regalare passaggi di grande suggestione ed intensità che hanno entusiasmato pubblico e critica.

A nostro parere, ma siamo in evidente minoranza, ferma restando l’ampia positività delle prove, in alcuni momenti certi suoni risultano aspri ed alle volte il colore è più chiaro di quello che ci si aspetta. Va detto, però, che la cantante ha affrontato sei repliche in dieci giorni e certo, per una parte così onerosa, non si trattava di impegno da poco. 

I ruoli che normalmente vengono definiti secondari, per uno spettacolo come questo sono fondamentali e va riconosciuto al teatro il merito di aver saputo trovare artisti all’altezza del ruolo, brillanti vocalmente e sicuri scenicamente .

Tutti loro hanno cantato in tutte le sei recite e la prestazione vocale è sempre stata all’altezza delle aspettative.

A cominciare dal trio delle voci femminili: Olga Dyadiv (Naiade), Chiara Notarnicola (Echo), Eleonora Vacchi (Driade), magnificamente coordinate fra di loro.

La Dyadiv , la cui voce che sta evolvendo verso una maggior corposità, ha mostrato un centro interessante ed acuti potenti. 

La sua Naiade era ironica, mai sopra le righe, ma molto divertente.

Chiara Notarnicola è stata elegante, posata ed estremamente appropriata vocalmente, capace di momenti di marcata poesia.

La Vacchi, certamente non aiutata da un costume quanto mai curioso, ha saputo mantenere una misura ed un garbo notevoli, che hanno messo in evidenza una voce tecnicamente ben impostata, ricca di colori, ampia per estensione e volume.

Simpatici scenicamente ed appropriati vocalmente i ‘quattro boys’: Christian Colla (Brighella), Grugen Baveyan (Arlecchino), Mathias Frey (Scaramuccio) e Vladimir Sazdovski (Truffaldino), che uniscono ad una buona prestazione nel canto delle notevoli capacità sceniche. 

Lussuose le caratterizzazioni in scena.

Il lacchè, del giovane Francesco Samuele Venuti, era riuscito dal punto di vista scenico e di grande impatto vocale.

Andrea Galli era uno spassoso ed esagerato Maestro di ballo, sempre al centro della scena. Una caratterizzazione volutamente forzata, che non ha pregiudicato la resa musicale, grazie ad una voce chiara che non ha difficoltà a raggiungere le note acute.

Dario Giorgelè è una sicurezza per il teatro dell’opera. Padrone della scena e sicuro nella prestazione vocale, riesce a tratteggiare un godibile parruccaio, che , pur nella brevità del ruolo , riesce a diventare il suo personaggio rilevante: accoglie il pubblico in platea; sale sul palcoscenico ed acconcia tutti i protagonisti. Vestito con una gonna al ginocchio e degli stivali da cavallerizzo, con i capelli lunghi oltre le spalle e truccato in maniera vistosa e kitsch, diviene la metafora di come l’umanità, in questo caso a pochi passi dallo scoppio della prima guerra mondiale, nei momenti drammatici cerchi l’effimero, invece che guardare alla realtà.

Gli fa da contraltare l’ufficiale pusillanime e capriccioso di Gianluca Sorrentino, che realizza una macchietta credibile e graffiante..

Buono il contributo dell’attore Peter Harl ,come maggiordomo.

Veniamo quindi alla parte visiva. 

Piacevolissime le scene di Gary Mc Cann, che disegna anche i costumi.

Riuscite le luci di Howard Hudson che bene sostengono la regia di Paul Curran, ripresa con attenzione cura da Oscar Cecchi, che affronta lo spettacolo con misura , sa essere ironico senza essere grossolano, confeziona alcuni momenti di grande suggestione.

Francamente, però, ci sono delle situazioni non sono sempre di facile interpretazione.

Non è chiaro perché la scena neoclassica sparisca a metà dell’atto, senza che sia accaduto che motivi il cambio .

Passaggio importante, ma non facilmente comprensibile.

Se il Maestro di musica ed parruccaio, ovvero l’effimera apparenza, sono in qualche modo al centro dell’azione del prologo, il fulcro della successiva rappresentazione sembrerebbe essere Bacco.

Finchè è fuori scena, la suggestione è notevole, almeno dal punto di vista visivo. Ma quando la divinità del vino prende forma, vestito con soprabito decorato a frutta e verdura, smile a certi sacchetti di minestrone surgelato ed una ghirlanda floreale in testa, francamente la suggestione evapora con immediatezza.

Forse se l’interprete, oltretutto debole vocalmente, potesse contare su un fisico avvenente, forse l’effetto sarebbe diverso, ma di fatto il culmine dell’azione teatrale si ha quando Bacco, colorato e vistoso accanto ad una Arianna elegantissima in blu e diamanti, tolta giacca e copricapo, un po’ per gli abiti scuri, un po’ per la parrucca, sembra più che una divinità un epigono di Antonio Albanese .

Così la conclusione dell’opera è affidata, più che a Bacco ed Arianna, ad una specie Regina Elisabetta e Cetto Laqualunque che escono mano nella mano.

Se l’ effetto è voluto, dobbiamo inchinarci al genio. 

Altrimenti è uno scivolo doloroso che chiude uno spettacolo per il resto di grande impatto.

Alla fina entusiasmo, acclamazioni, applausi del pubblico presente, purtroppo non numeroso come l’occasione avrebbe meritato.

Trieste, Teatro Verdi, 18 e 24 febbraio 2024



 

ARIADNE AUF NAXOS

musica di Richard Strauss

libretto di Hugo von Hofmannsthal
 

Maestro Concertatore e Direttore ENRICO CALESSO

Regia PAUL CURRAN

Ripresa da OSCAR CECCHI

Scene e costumi GARY MC CANN

Light designer HOWARD HUDSON

Assistente alla regia ROBERTO BONORA

Assistente alle scene GLORIA BOLCHINI

Assistente ai costumi GABRIELLA INGRAM

Nuovo allestimento della Fondazione Teatro Comunale di Bologna in coproduzione con la Fondazione Teatro La Fenice di Venezia e la Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste

Personaggi e interpreti

La primadonna / Arianna SIMONE SCHNEIDER / MARGARITA VILSONE 

Il tenore / Bacco HEIKO BÖRNER

Zerbinetta LIUDMILA LOKAICHUK / SARA FANIN

Il maestro di musica MARCELLO ROSIELLO

Compositore SOPHIE HAAGEN

Brighella CHRISTIAN COLLIA

Najade OLGA DYADIV

Echo CHIARA NOTARNICOLA

Driade ELEONORA VACCHI

Arlecchino GURGEN BAVEYAN

Il maestro di ballo ANDREA GALLI

Il maggiordomo PETER HARL

Scaramuccio MATHIAS FREY

Truffaldino VLADIMIR SAZDOVSKI

Un lacchè FRANCESCO SAMUELE VENUTI

Un parruccaio DARIO GIORGELÈ

Un ufficiale GIANLUCA SORRENTINO

ORCHESTRA E TECNICI DELLA FONDAZIONE TEATRO LIRICO GIUSEPPE VERDI DI TRIESTE

40-1.jpeg
02-1.jpeg
07-1.jpeg
16-3.jpeg
blogmusica-e-parole

Il premio Thomas Schippers al vocal coach Massimo Iannone
News, Musicologia generale, Curiosità, opera, news, comunicato stampa,

Il premio Thomas Schippers al vocal coach Massimo Iannone

Admin

2024-09-06 01:31

Consegna del prestigioso premio al celebre vocal coach italiano. Nel futuro del Vocal coach anche il debutto in Australia e un tour internazionale.

Prova di articolo - problemi Facebook
Curiosità, opera, news,

Prova di articolo - problemi Facebook

Admin

2024-09-07 16:41

prova prova prova

20000 anni... al nostro gruppo!!! - Raggiunto e superato il numero di 20000 aderenti al nostro gruppo Fb
News, Curiosità, musica, news,

20000 anni... al nostro gruppo!!! - Raggiunto e superato il numero di 20000 aderenti al nostro gruppo Fb

Admin

2024-09-06 15:58

Abbiamo raggiunto il grande numero di 20000 membri aderenti al nostro gruppo Facebook. Un traguardo che vogliamo celebrare

Pagine pucciniane - Il centenario della morte del primo Scarpia: il baritono Eugenio Giraldoni
Musicologia generale, Storia della Lirica, Curiosità, opera, lirica,

Pagine pucciniane - Il centenario della morte del primo Scarpia: il baritono Eugenio Giraldoni

Admin

2024-07-26 01:39

Articolo celebrativo del centenario della morte del baritono Eugenio Giraldoni

Pagine Pucciniane - Puccini: un sinfonista al servizio del dramma - di Carolyn Gianturco (ad memoriam)

Pagine Pucciniane - Puccini: un sinfonista al servizio del dramma - di Carolyn Gianturco (ad memoriam)

Admin

2024-07-18 00:56

Puccini sinfonista in un articolo alla memoria della prof.ssa Carolyn Gianturco

Centenario della nascita del tenore Carlo Bergonzi 1924-2024
Musicologia generale, Storia della Lirica, Curiosità, opera, Curiosità,

Centenario della nascita del tenore Carlo Bergonzi 1924-2024

Admin

2024-07-13 16:22

Articolo in omaggio al centenario della nascita del grande tenore Carlo Bergonzi

Musicologia generale, Storia della Lirica, Curiosità, opera, Curiosità,

"Renata Tebaldi - Meravigliosa interprete pucciniana" - Documenti e testimonianze

Admin

2024-07-12 03:03

Raccolta di documenti e le testimonianze raccolte in occasione della conferenza "Renata Tebaldi - Meravigliosa interprete pucciniana"

Recital del tenore Francesco Demuro a Oristano - Recensione di Loredana Atzei
News, Musicologia generale, Recensioni, opera, recensione,

Recital del tenore Francesco Demuro a Oristano - Recensione di Loredana Atzei

Loredana Atzei

2024-07-11 01:50

La recensione del recital di Francesco Demuro a Oristano dalla penna di Loredana Atzei. Buona lettura

Madama Butterfly a Birmingham (recita del 30/06) - Recensione di Kevin De Sabbata
Musicologia generale, Curiosità, Recensioni, opera, puccini, recensione,

Madama Butterfly a Birmingham (recita del 30/06) - Recensione di Kevin De Sabbata

Kevin De Sabbata

2024-07-05 03:10

La recensione del nostro inviato Kevin De Sabbata a Birmingham per la recita di Madama Butterfly. Splendido Pene Pati nel ruolo di Pinkerton

Asti Lirica 2024: quattro prossimi appuntamenti musicali da non perdere
News, Musicologia generale, Curiosità, musica, opera, news,

Asti Lirica 2024: quattro prossimi appuntamenti musicali da non perdere

Admin

2024-07-02 22:00

Prosegue con successo l'edizione 2024 di Asti Lirica con altri quattro appuntamenti assolutamente da non perdere

Helvetia Lyrica, una missione: preservare il patrimonio lirico
News, Storia della Lirica, Curiosità, Recensioni, opera, news,

Helvetia Lyrica, una missione: preservare il patrimonio lirico

Antonio Indaco

2024-06-21 01:00

Nasce l'associazione Helvetia Lyrica per la preservazione del patrimonio lirico. Ce ne parla in nostro corrispondente Antonio Indaco

Al via il 30 giugno l'8^ edizione del Chianni Opera Festival con
News, Musicologia generale, Curiosità, opera, lirica, news,

Al via il 30 giugno l'8^ edizione del Chianni Opera Festival con "La Traviata"

Admin

2024-06-17 01:27

Anche quest'anno si rinnova la magia di suoni e colori nel bel borgo medievale toscano. Il primo appuntamento sarà il 30 giugno con La Traviata

Inaugurata alla Fondazione Cerratelli la mostra di costumi
News, Storia della Lirica, Curiosità, Recensioni, opera, recensione,

Inaugurata alla Fondazione Cerratelli la mostra di costumi "100 volte Puccini"

Admin

2024-05-19 19:36

Inaugurata la mostra di costumi "100 volte Puccini" a Villa Roncioni, sede della Fondazione Cerratelli

L'Italiana in Algeri al Teatro Lirico di Cagliari - Recensione di Loredana Atzei
Musicologia generale, Curiosità, Recensioni, opera, recensione, rossini,

L'Italiana in Algeri al Teatro Lirico di Cagliari - Recensione di Loredana Atzei

Loredana Atzei

2024-05-16 22:39

La recensione dell'Italiana in Algeri andata in scena al Teatro Lirico di Cagliari, recita del 12 maggio. di Loredana Atzei

Viva Verdi! Un Requiem dalla bellezza eterna - di Antonio R. Indaco
Musicologia generale, Curiosità, Recensioni, opera, lirica, recensione,

Viva Verdi! Un Requiem dalla bellezza eterna - di Antonio R. Indaco

Antonio Indaco

2024-05-11 01:05

Grande serata Ginevra con il Requiem verdiano. Recensione di Antonio Indaco

News, Musicologia generale, Interviste, Interviste artisti, opera, intervista,

"Le Interviste del Loggione" 2024 - Serie Pucciniana - Intervista a Vivien Hewitt, regista

Admin

2024-04-26 23:13

Le interviste del Loggione 2024 - Intervista al Vivien Hewitt, regista

News, Musicologia generale, Storia della Lirica, Interviste, Interviste artisti, opera, intervista, puccini,

"Le Interviste del Loggione" 2024 - Serie Pucciniana - Intervista ad Emiliano Sarti, musicologo

Admin

2024-04-19 23:34

Intervista al musicologo Emiliano Sarti per la nuova serie detta "Pucciniana" delle Interviste del Loggione

Don Giovanni - spettacolo in prosa irriverente in scena allo spazio Balabìott di Pisa
News, Curiosità, Teatro, news, teatro, prosa,

Don Giovanni - spettacolo in prosa irriverente in scena allo spazio Balabìott di Pisa

Admin

2024-04-12 03:41

Sabato 13 e domenica 14 in scena allo spazio Balabìott di Pisa la rilettura in prosa di Don Giovanni di Annalisa Pardi

Musicologia generale, Interviste artisti, Curiosità, opera, intervista,

"Le Interviste del Loggione" 2024 - Intervista al M° Panico e al M° Samale - Serie "Musica contemporanea"

Admin

2024-04-11 23:32

L'intervista al M° Mariano Panico e al M° Nicola Samale per Le Interviste del Loggione 2024

Danielle De Niese, dal Barocco a Broadway - Recensione di Kevin De Sabbata
Musicologia generale, Curiosità, Recensioni, opera, recensione,

Danielle De Niese, dal Barocco a Broadway - Recensione di Kevin De Sabbata

Kevin De Sabbata

2024-04-03 23:46

La recensione di Kevin De Sabbata del bel concerto di Danielle De Niese alla Symphony Hall. Buona lettura

Ecco di seguito gli articoli pubblicati nel nostro blog Musica e Parole. Spuntando i vari anni e mesi potrete aprire il menù da cui poter accedere a tutte le risorse disponibili nella sezione. Sulla pagina Archivio storico inoltre troverete questa sezione più alcune altre risorse e link ai contenuti del sito

I 10 articoli più letti