Il baritono veronese Simone Piazzola torna nel ruolo di Ford, nel Falstaff di Giuseppe Verdi, per la stagione del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino dal 19 novembre al 5 dicembre.
Si tratta di un ruolo che Piazzola ha debuttato al Teatro Real di Madrid, nel 2019, e che questa volta porterà in scena nel nuovo allestimento che porta la firma del regista Sven-Eric Bechtolf, con le scene di Julian Crouch.
Dirigerà l'orchestra del Maggio Musicale Fiorentino Sir John Eliot Gardiner.
Al fianco di Simone Piazzola ci sarà un cast d'eccezione che vedrà Nicola Alaimo nel ruolo di Falstaff, Ailyn Pérez in quello di Alice Ford, Francesca Boncompagni in Nanetta, Matthew Swensen in Fenton, Caterina Piva in Mrs. Meg Page e Sara Mingardo in Mrs. Quickly.
“Sono molto contento e onorato di poter lavorare al fianco di un grande direttore d'orchestra come Sir John Eliot Gardiner. Da baritono verdiano è sempre bello tornare nel ruolo di Ford, nell'ultima opera capolavoro assoluto di Giuseppe Verdi. Falstaff è un’opera nella quale Verdi spezza tutti gli stereotipi.
Chi diceva che lui era un compositore inadatto alle tematiche comiche, ecco che è stato presto contraddetto”, spiega Simone Piazzola, che prosegue: “Il ruolo di Ford è molto particolare, sia dal punto musicale che da quello interpretativo. Lui è un personaggio che possiede una gelosia capace di renderlo a tratti quasi pazzo. Una gelosia che lo porterà a fingersi un altro uomo, il signor Fontana, il quale tenterà di convincere Falstaff a conquistare Alice, la moglie dello stesso Ford, per cogliere così entrambi in flagrante.
La tessitura vocale di questo ruolo è molto complessa, alterna una tessitura centrale bassa a momenti acuti molto intensi. E questo si può notare soprattutto nell’aria “E’ sogno? o realtà?”.
Anche la morale di quest'opera: “Tutto nel mondo è burla”, dovrebbe forse farci riflettere un po’ di più su tutti quei fenomeni che circondano anche la nostra società odierna. Un modo per prendere la vita per quello che è, nelle sue bellezze e bruttezze, mantenendo intatta la voglia di viverla come dono prezioso a prescindere a tutto”.
(ph. Francesca Marta)
(comunicato stampa)