Sono quattro gli spettacoli che vedranno protagonista Marianella Bargilli quest’estate: Fedra di Jean Racine, Uno nessuno e centomila di Pirandello, La donna come campo di battaglia di Matéï Visniec e Assassinio nella cattedrale di Thomas Stearns Eliot.
Quattro pièce che la terranno impegnata e le daranno la possibilità di misurarsi complessivamente con personaggi tanto diversi gli uni dagli altri sottolineando, come se ce ne fosse bisogno, le sue capacità.
“Una volta si faceva il repertorio -dichiara Marianella Bargilli- c’era il suggeritore nella buca, c’erano gli attori che si invertivano nei ruoli, facevano spettacoli diversi ogni sera… ecco io più o meno sto per fare la stessa cosa in poco tempo nell’arco di due mesi e mezzo ho quattro copioni, quattro spettacoli, quattro personaggi, quattro allestimenti diversi, quattro debutti in teatri
importantissimi e in festival come Sarsina, Todi, il teatro romano di Catania, il teatro olimpico di Vicenza e tante piazze siciliane. Con la giusta preoccupazione e il giusto stimolo, è una prova importante per me in termini di disciplina, di forza di volontà, di impegno, studio e non solo di talento. In più mettiamoci il caldo, gli spostamenti… insomma una bella prova di cui sono molto felice! Stiamo recuperando il tempo che abbiamo perso…”
Si parte giocando in casa il mese di luglio dove dal primo al ventiquattro nella sua Cecina dove sta affrontando le prove de Il corpo della donna come campo di battaglia in collaborazione per la seconda volta con il Teatro De Filippo per la regia di Alessio Pizzec, uno spettacolo duro sulla condizione delle donne vittime della guerra in Bosnia che debutterà in prima nazionale aprendo il Todi Festival il 27 agosto. Ma per i più curiosi a Cecina il 23 luglio ci sarà una prova aperta al Teatro De Filippo…
“Sono felicissima di continuare il rapporto lavorativo con Alessio, sia con il teatro e il Comune di Cecina, -continua Bargilli- è il posto dove sono nata e portare il teatro di Cecina in un festival importante come quello di Todi dove debutteremo il 27 di agosto con uno spettacolo importante con un tema importante in un’epoca in cui la violenza verso le donne è purtroppo ancora una realtà. Uno spettacolo necessario, che ci ricorda che in un periodo di guerra come purtroppo quello che stiamo vivendo, le donne subiscono violenze che si sommano ad altre violenze”.
Ma la prima data che vedrà in scena Bargilli il 7 agosto che con la Fedra di Jean Racine per la regia di Patrick Rossi Castaldi aprirà la 62esima edizione del Platus Festival di Sarsina uno dei più longevi festival di teatro classico del nostro paese. Uno spettacolo che ha debuttato incantando il Teatro Olimpico di Vicenza l’8 ottobre scorso che torna in scena con la sua forza antica.
“Fedra è stato uno degli incontri più belli della mia carriera da un punto di vista interpretativo, -racconta l’attrice- sinonimo di forza, sono felice di incarnare ancora una volta questo personaggio e di collaborare con le persone con le quali l’anno scorso ho debuttato al Teatro Olimpico di Vicenza. Questa volta Fedra debutterà a Sarsina in un festival molto importante in cui partecipo per la prima volta, un debutto nel debutto, per poi proseguire con alcune date nei teatri di pietra”.
Mentre dal 16 al 19 agosto sarà la Sicilia ad ospitare ancora una volta lo spettacolo dei record Uno, nessuno e centomila che dopo la trionfale tournée invernale torna con la sua magia nei teatri di pietra dell’isola, Noto, Catona, Adrano, capo d’Orlando aspettano l’applaudita coppia Bargilli-Pattavina.
“Dopo una stagione invernale in teatri importantissimi e pieni di pubblico festante che ci ha reso davvero orgogliosi soprattutto per uno spettacolo così forte che comunica intensamente un messaggio di vita, che poi è quello che faceva Pirandello con i suoi testi… torneremo in Sicilia, terra che amo, in piazze importanti dove abbiamo un pubblico davvero affezionato, alcune date poi con questo spettacolo torneremo nel 2023 con piazze importanti come Trieste, Bologna, torneremo a Roma al Quirino”.
Mentre l’inizio di settembre 2-3-4 sempre la Sicilia al teatro Antico di Catania accoglierà il debutto di Assassinio nella cattedrale con Moni Ovadia per la regia di Guglielmo Ferro che sarà poi in scena al 75° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza.
“Torneremo all’Olimpico dopo il debutto a Catania a fianco di un mito assoluto, Moni Ovadia con il quale desideravo davvero tanto lavorare e con Guglielmo Ferro alla regia con cui ho già collaborato in passato con “La governante” di Brancati, si torna in sella con un classico tutto da scoprire!”
Quattro spettacoli, quattro prove d’attrice, quattro occasioni per riconoscere il talento di un’attrice che anche quest’estete si fa in quattro.
di Elena Torre
06/07/2022
Foto credit: David Glauso