Come è consuetudine il nostro sito si occupa anche della musica contemporanea, e in particolare delle novità che provengono dal mondo musicale italiano.
Si chiama An Italian Embroiderer l’album del compositore friulano Virginio Zoccatelli, in uscita il 21 maggio, realizzato con il team di produzione siciliano Almendra Music.
L'album segna anche il debutto discografico del Triskeles Saxophone Quartet, che con il clarinettista siciliano Enzo Toscano costituisce l’inusuale quintetto di fiati per cui Zoccatelli ha immaginato le sue tessiture sonore.
L'album del compositore friulano si ricollega all’uscita di un altro lavoro discografico pubblicato dalla label siciliana il 4 maggio scorso, l'opera collettiva “Umanità su rotaia”, in cui Zoccatelli è insieme alla compositrice e direttrice Cristina Fedrigo e a Maurizio Pisati.
In An Italian Embroiderer i valori dell'artigianato compositivo generano riflessioni e rifrazioni dal passato delle grandi tradizioni musicali italiane, proponendole ai giorni nostri con mano sapiente e godibilità d'ascolto: si parte dal Cinquecento con le invenzioni che traslano un madrigale di Gesualdo nella contemporaneità, e si giunge alla fine del Settecento con un omaggio ad Antonio Salieri.
“Un’idea di musica che costruisce altra musica su frammenti del passato, che si riconduce anche all'idea neoclassica di musica al quadrato espressa da Igor Stravinskij. Nella genesi compositiva del mio lavoro, infatti, ho cercato di rispondere essenzialmente a due temi: cosa di quel linguaggio può essere ancora attuale e cosa poteva, invece, essere modificato per essere ascoltato con un interesse da parte sia di esperti che di amatori della musica d’arte”, spiega Virginio Zoccatelli, che prosegue: “La storia, anche quella del patrimonio musicale, è qui considerata come era geologica dove trivellare in profondità per ritrovare frammenti di vita, espressione, narrazione e umanità. Da questa idea virtuosa di tradizione il richiamo all'attività del ricamatore, che in inglese si traduce col termine “embroiderer”, il mestiere di mia nonna, da cui prende nome l’album”.
Un lavoro nel quale, forse inconsciamente, vi è quindi anche l'esigenza da parte del compositore, friulano di origini pugliesi, di ritrovare le proprie radici attraverso l'artigianato musicale, con un viaggio lungo la penisola italiana, comprensivo dell'espressività del sud e del virtuosismo e leggerezza della tradizione veneta.
Così nel brano d’apertura “Memorie su Gesualdo” rivivono, attraverso gli originali frammenti contrappuntistici del madrigale "Languisce al fin", le atmosfere sensuali e drammatiche dell'autore di Venosa, tradotte per una sensibilità musicale contemporanea.
Segue la “Suite veneziana”, dedicata alla città di Venezia che nei secoli è stata centro economico e culturale, politico e di innovazione, qui ritratta con un linguaggio neo-barocco sublimato, quasi con abilità cinematografica, di memorie appartenenti alla gloriosa tradizione della musica italiana dalla sonorizzazione tipica degli anni '60 e '70.
Una sezione dell’album è il trittico di “Memorie migranti” dedicato agli italiani della prima metà del Novecento, protagonisti spesso forzati di una grande ondata migratoria e che hanno vissuto due guerre atroci. Una musica, insomma, dedicata a tutte e tutti coloro che lasciano la propria terra per andare altrove, ieri come oggi.
L'album termina con un “Omaggio a Salieri” ultimo Kapellmeister degli Asburgo a Vienna, eccelso operista e profondo conoscitore delle forme compositive sacre, la cui influenza è arrivata fin quasi alle soglie del Novecento attraverso allievi del calibro di Beethoven, Schubert e Liszt. Il tema è tratto da un ballo dell'Opera "Les Danaides" (1784).
“Dalla ri-orchestrazione del tema per il novecentesco organico dell'album nascono altre variazioni-atmosfere che portano lontano, creando uno strabismo storico”, sottolinea Zoccatelli, che specifica: “Un tema di fine Settecento viene variato in un linguaggio di inizio Novecento, quasi à la Respighi. Il materiale di partenza è il pretesto per sviluppare nuove armonie, ritmi, contrappunti, effetti timbrici, in un raffinato gioco fatto di intermezzi e danze”, conclude il compositore.
Di rilievo, come da ormai consolidata tradizione, Almendra è anche il raffinato artwork, realizzato dall’artista visivo Antonio Cusimano a.k.a. 3112htm, che gioca con la rappresentazione cartografica d'altri tempi, portando a sintesi le sensazioni e le tessiture sonore dell'album.
An Italian Embroiderer è in streaming e in vendita in forma fisica all’indirizzo: http://almendramusic.bandcamp.com
Il compositore Virginio Zoccatelli