Grande successo ha riscosso la produzione de La Bohème di Giacomo Puccini nei tre teatri Livorno, Pisa e Lucca per Operastudio LTL 2018/19, capo fila il Teatro Goldoni di Livorno.Un impegno durato alcuni mesi che ha dato un ottimo frutto, e ha visto il debutto di alcuni giovani molto promettenti, che hanno avuto la possibilità di mettere in luce le proprie qualità.
Alcune conferme di artisti in carriera e successi personali hanno impreziosito le sei recite andate in scena sempre con ottimo riscontro di pubblico e di critica.
I personaggi e gli interpreti che si sono alternati nella produzione (in ordine alfabetico):
Mimì: Maria Bagalà / Martina Gresia
Musetta: Antonella Biondo / Dioklea Hoxha / Blerta Zhegu
Rodolfo: Francesco Fortes / Rosolino Claudio Cardile
Marcello: Jaime Eduardo Pialli / Francesco Solinas
Schaunard: Tommaso Caramia / Gangsoon Kim / Matteo Loi (a Pisa anche Marcello)
Colline: Michele Gianquinto / Alessandro Yague Benoît
Alcindoro: Alessandro Ceccarini
Parpignol: Francesco Fortes / Rosolino Claudio Cardile / Massimo Froli
Sergente dei doganieri: Giorgio Marcello
Un doganiere: Paolo Morelli.
Direttore d’orchestra: Gianna Fratta
Regia di Bruno Ravella ripresa da João Carvalho Aboim
Assistente alla regia: Tecla Gucci
Scene: Tiziano Santi
Costumi: Angela Giulia Toso
Luci Bruno Ciulli
OGI Orchestra Giovanile Italiana
CLT Coro Lirico Toscano
Maestro del coro: Flavio Fiorini
Coro Voci Bianche della Fondazione Teatro Goldoni
Maestro del coro: Laura Brioli
Allestimento, scene e costumi sono della Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino nell’ambito del Protocollo d’intesa "Opera nella Regione Toscana".
Scene adattate dalla produzione 2017 de La bohème della Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.
Coproduzione Teatro Goldoni Livorno, Teatro del Giglio Lucca e Teatro Verdi di Pisa in collaborazione con Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.
Ottima la direzione di Gianna Fratta, affermata musicista di livello internazionale, che ha saputo infondere uno spirito positivo e profondità alla lettura orchestrale, rispettando i dettami del grande Puccini. Sia nella linea del canto che in buca infatti si è apprezzata moltissimo la cura dei tanti accenti, equilibri di tempi rispetto al testo cantato, dei movimenti, accezioni stilistiche che spesso vengono perdute da letture più convenzionali e di routine. Efficace e rispettosa della tradizione la regia, molto ben coordinata e sviluppata nell’adattamento dello spettacolo LTL dal giovane regista portoghese João Carvalho Aboim. Particolarmente apprezzate le protagoniste femminili, nello specifico le ottime Mimì Maria Bagalà e Martina Gresia e le tre Musette Antonella Biondo, Dioklea Hoxha e Blerta Zhegu. Anche per i giovani tenori particolare plauso, nonché per tutto il comparto maschile che ha visto ottimi momenti di caratterizzazione e elevata capacità di interazione (cosa fondamentale per il gioco scenico di Bohème). Ben curato e molto valido il coro CLT diretto dal giovane maestro Flavio Fiorini. I costumi, rispettosi dello stile e dell’epoca di svolgimento dell’opera, sono risultati efficaci, con alcune note di colore pastello, per poi divenire un po' malinconici nell’ultimo atto e volutamente anonimi. Si sono quindi potute apprezzare le differenze cromatiche legate alla decadenza dei vari personaggi, particolarmente eloquente nel personaggio di Musetta, da prima vestita da vamp con un costume verde eclettico in raso con tanto di piuma di pavone spillata sul seno, per passare a un castigato abito grigio verde e bianco privo di civetterie, una sorta di educanda ridimensionata dalle difficoltà della vita. Una produzione che corona ottimamente le scelte dei tre teatri, in particolare il Teatro Goldoni di Livorno, realtà importante del panorama lirico italiano, in primo luogo per quanto riguarda il lavoro svolto con i giovani interpreti, i suoi laboratori di teatro, la vitalità con cui svolge durante l’anno decine di spettacoli non solo di lirica ma anche prosa, danza, musica moderna. Già si parla per il prossimo anno di titoli molto accattivanti che saranno messi in scena, vi faremo sapere appena possibile.
(preview da Becool Magazine, next edition)